LENTICCHIA DI ONANO


Piccola, tonda e saporitissima la lenticchia di Onano viene coltivata all’ interno del Comune omonimo ed in una ristrettissima area limitrofa. Onano ha avuto sempre il vanto di produrre legumi apprezzatissimi sia per il sapore che per la facilità di cottura. Questa coltivazione vanta una antichissima tradizione: se ne trova riscontro già negli “ Ordini, statuti, leggi municipali della comunità e popolo di Onano ” del 1561. Giulio Andreotti, assiduo frequentatore di Onano negli anni’50, nel suo volume “ La sciarada di Papa Mastai ”riporta un aneddoto su Pio IX e la lenticchia Onanese. Infatti alla vigilia del 1871, in seguito alla perdita del potere temporale, il Papa si consolava con il fatto che il giorno dopo avrebbe avuto a tavola un saporito piatto di lenticchie Onanesi omaggio del cardinale Prospero Caterini. Ecco a cosa PIO IX poteva paragonare il potere perduto, dice Andreotti, ad un piatto di lenticchie. Numerosi sono stati i riconoscimenti tributati a questo prodotto nelle varie esposizioni internazionali: Roma e Buenos Aires nel 1910, Londra nel 1911 e infine Parigi, ancora nel 1911, in occasione della 3 ^ ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEL PROGRESSO MODERNO. In quegli anni la lenticchia è conosciuta e commercializzata in molti paesi grazie all’azione di promozione svolta da alcune aziende locali (ALFONSI e BOCCHINI) specializzate nella preparazione, pulitura e confezionamento del prodotto. Per questo prodotto, la Comunità Montana, ha provveduto, di recente, alla registrazione del relativo marchio (Prodotti tipici dell’ AltaTuscia) presso la Camera di Commercio di Viterbo ed è in corso la procedura per il riconoscimento Europeo.

Sagre e manifestazioni.
Il pregiato legume, cucinato alla “antiqua maniera etrusca” viene servito durante la Sagra della Lenticchia che si svolge tutti gli anni ad Onano nella settimana di Ferragosto.